Personale donna. Ritratti per vedersi
"La foto-ritratto è un campo chiuso di forze. Quattro immaginari vi s'incontrano, vi si affrontano, si deformano. Davanti all'obiettivo, io sono contemporaneamente: quello che io credo di essere, quello che vorrei si creda io sia, quello che il fotografo crede io sia, e quello di cui egli si serve per far mostra della sua arte. In altre parole, azione bizzarra: io non smetto d'imitarmi" (Roland Barthes, La camera chiara, Einaudi, 1980)
La capacità del ritratto fotografico di cogliere e riprodurre fedelmente la vera identità di una persona, i suoi sentimenti e le emozioni profonde, in altre parole la sua Ombra - quel mondo che nella psicologia junghiana costituisce i "sotterranei dell'anima" - è stata spesso oggetto di dibattito tra studiosi, artisti, fotografi, psicologi. Indubbiamente la fotografia tocca da vicino il tema pirandelliano dell'identità umana e delle sue molteplici maschere, e in particolare il ritratto, frutto della relazione tra il fotografo e il soggetto e crocevia di "immaginari" - nella definizione di Barthes - rappresenta un medium espressivo efficace per comunicare aspetti relativi alla complessa interiorità dell'individuo e ai suoi ruoli sociali.
Gli approcci che si ispirano alla cosiddetta "fotografia di empowerment" vengono utilizzati anche in contesti non clinici (formazione, ambienti di lavoro, sociale) per attivare processi partecipati di espressione, riflessione e rielaborazione dei propri vissuti emotivi, per sollecitare la condivisione di storie e di esperienze, sviluppare relazioni, promuovere processi virtuosi di autoaffermazione, rafforzamento dell’autostima e fiducia in se stessi.
L'utilizzo di immagini fotografiche come strumento di rappresentazione del sé costituisce un potente mezzo di comunicazione interno-esterno che invita ad una conoscenza più approfondita dei soggetti ritratti e delle loro relazioni con l'ambiente che li circonda.
Le fotografie di questa galleria fanno parte di una serie di ritratti realizzati per CAMST - La Ristorazione Italiana tra giugno e settembre 2016, nell'ambito di un percorso, promosso dall'azienda, volto ad esplorare la cultura, le prassi e i processi per la carriera delle donne. Le sessioni fotografiche, ambientate nel luogo di lavoro, sono state realizzate sulla base di alcune parole relative ad emozioni, caratteristiche personali, atteggiamenti e/o concetti legati al lavoro e alle differenze di genere.
Questi ritratti hanno costituito la mostra "Personale donna. Ritratti per vedersi", inaugurata presso la sede CAMST di Villanova di Castenaso (BO) in occasione della Festa della Donna - 8 marzo 2017.